Secondo capitolo di questa serie shoujo di un'autrice che debbo ammettere di apprezzare abbastanza, non la amo alla follia come un annetto fa ma anche se le sue storie non brillano di originalità e sono imbevute di romanticismo allo stato puro, l'arte, uhhhh, resta pur sempre un piacere per l'occhio e poi diciamocela tutta, fra una massa di shoujo anche un tantinello volgarotti con strafigo e strafiga che troneggiano a fare i cretini di capitolo in capitolo qui almeno abbiamo un faigo, sì, ma che fa l'apprendista monaco, e dall'altra parte una specie di generale del decoro severissimo che ha il compito morale di fustigarlo...nà parola! Tutto quello "sbrilluccicare" abbaglia e stordisce, vero Rinne?
A parte i miei deliri mentali tipici del tardo orario posso solo dire che apprezzo molto lo stampo di questa storia che assume spesso i toni della commedia leggera, con due macchiette più che classiche: la ragazza frigida e severa, fredda come un pezzo di marmo, tutta dedita alla pregheria ed al culto del suo Buddha ed il playboy incallito dal lato insospettabilmente profondo e spirituale che si rivela essere molto più affascinante ed affidabile di quanto la bella confezione prometta. Per il resto Hazuki Megumi è Hazuki Megumi, questa mangaka sa creare quel genere di storie romantiche che fanno in fondo sognare, a volte molto romanzate, ma che ti instillano tenerezza pura nel cuore, senza però quell'eccesso di superficialità che spesso connota lo shoujo moderno. Insomma questa qua gli fa un baffo alla mucca della Milka!